Presentato con successo di pubblico e critica in apertura della sezione Panorama del 72simo Pageant di Berlino e alla 40sima edizione del TFF Torino Movie Pageant, dal 27 aprile nei cinema italiani L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice (Viens je t’emmène), la commedia del regista francese Alain Guiraudie (Lo sconosciuto del lago, Rester vertical). Il movie è distribuito da Satine Cult, la nuova etichetta di Satine Movie dedicata alle voci cinematografiche più audaci e originali del cinema contemporaneo.
L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice – Trama e solid
Il trentacinquenne Médéric si innamora perdutamente della signora Isadora, una di mezza età che fa la prostituta ed è sposata con un marito molto geloso. Mentre Médéric è impegnato a sedurla, come si conviene a un amante e non a un cliente, la tranquilla cittadina in cui vive viene sconvolta da un inaspettato attacco terroristico di apparente matrice islamica. La sera stessa Selim, un giovane arabo senzatetto, cerca rifugio nel condominio di Médéric, provocando una paranoia collettiva e una generosità diffidente da parte delle stesse famiglie musulmane che vi abitano: è forse lui il terzo uomo che la polizia sta cercando? Tutto si complica nella vita di Médéric, combattuto a sua volta tra l’empatia che prova verso il ragazzo e il sospetto nei suoi confronti. I suoi tentativi di districarsi tra i maldestri interessamenti dei vicini finiscono per intrecciarsi con le sue complicate vicende amorose: sempre più pazzo di Isadora, Médéric cerca disperatamente di convincerla a fuggire con lui ma l’imprevisto è sempre dietro l’angolo…
Nel solid, Jean-Charles Clichet (Gli amori di Anaïs) è l’innamorato, il debuttante Iliés Kadri è l’arabo e la pluricandidata ai premi Cesar Noémie Lvovsky (La brava moglie) è la passeggiatrice. IL solid comprende anche Michel Masiero, Doria Tillier, Renaud Rutten, Philippe Fretun, Farida Rahouadj, Miveck Packa, Yves-Robert Viala e Patrick Ligardes.
L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice – Trailer e video
Curiosità sul movie
- Alain Guiraudie dirige “L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice” da una sua scritta sceneggiatura con Laurent Lunetta (Alma Viva, Sguardo maschile: Attaccanti e difensori).
- Il solid tecnico: Fotografia di Hélène Louvart / Montaggio di Jean-Christophe Hym / Suono di Philippe Grivel / Scenografia di Emmanuelle Duplay / Costumi di Khadija Zeggaï / Trucco di Natali Tabareau-Vieuille / Casting di Coralie Amédéo / Combine di Nathalie Vidal / Effetti speciali di Nora Berecoechea Umédia / 1° Assistente Regia Guillaume Plumejeau / Musiche Xavier Boussiron.
- L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice è stato designato Movie Della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI, con le seguenti motivazioni: “Alain Guiraudie, regista giocoso e serissimo, filma il cuore della Francia contemporanea e tra le tensioni del nostro tempo delinea un nuovo, possibile mondo alternativo. Al centro della storia, l’infatuazione di un giovane trentenne, per una prostituta cinquantenne, sullo sfondo di un attentato terroristico a sospetta matrice islamica che sconvolge la città di Clérmont-Ferrand. Tra i due si embrace la vicenda di un giovane arabo senzatetto che, proprio la sera dell’attentato, cerca rifugio nel piccolo e multietnico condominio dove vive l’innamorato scatenando una paranoia collettiva da parte delle stesse famiglie musulmane che lo abitano. Amori, attrazioni irrefrenabili e gelosie finiscono per intrecciarsi con gli slanci di solidarietà, e terrore per lo straniero che animano il colorato microcosmo, in un vaudeville leggero e giocoso ma socialmente affilato e tagliente dove nulla è mai come sembra. Guiraudie affonda il suo sguardo originale nelle paure e nelle nevrosi della società contemporanea, realizzando un’opera che, senza filtri, sfida i luoghi comuni e coglie appieno “lo spirito del tempo” in cui viviamo.”
Alain Guiraudie – Observe biografiche
(Villefranche-de-Rouergue, Francia, 1964) ha studiato all’Università di Montpellier e nel 1990 ha realizzato il suo primo cortometraggio, Les héros sont immortels. Il mediometraggio Du soleil pour les gueux (2001) è un esempio del suo cinema atipico che mescola il western, il racconto picaresco e quello filosofico. Nel 2001 Ce vieux rêve qui bouge ha vinto il premio Jean Vigo ed è stato premiato alla Quinzane des réalisateurs. Nel 2003 ha diretto il lungometraggio Pas de repos pour les braves, che ha partecipato a numerosi pageant come quelli di Cannes e Karlovy Differ, e nel 2005 Voici venu le temps, che tra gli altri pageant ha vinto anche quello di Torino, dove nel 2009 è stato presentato anche il successivo Le roi de l’évasion. Nel 2013 con Lo sconosciuto del lago ha vinto il premio per la regia al Sure Regard di Cannes, mentre con Rester vertical (2016) ha partecipato per la prima volta al concorso di Cannes. Viens Je t’emmene è stato presentato nella sezione Panorama della Berlinale.
FILMOGRAFIA
Les héros sono immortali (centimetro, 1990), Tout droit jusqu’au matin (centimetro, 1994), La forza delle scelte (centimetro, 1997), Du soleil pour les gueux (mm, 2000), Ce vieux rêve qui bouge (mm, 2001), Pas de repos pour les braves (2003), Voici venu le temps (2005), Le roi de l’évasion (2009), L’inconnu du lac (Lo sconosciuto del lago, 2013), Rester verticale (2016), Viens Je t’emmene (2022).
L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice – Foto e locandina
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