L’incredibile storia dell’isola delle roseil movie biografico del regista Sydney Sibilia (la trilogia “Smetto quando voglio”) che vede Elio Germano nei panni di Giorgio Rosa, un ingegnere che nel 1968 ha costruito un’isola in mezzo al mare e l’ha dichiarata indipendente, sfidando lo stato italiano.
L’incredibile storia dell’Isola Delle Rose – Forged e personaggi
L’incredibile storia dell’Isola Delle Rose – Trama e trailer
La vita di Giorgio, un ingegnere di talento incompreso, è andata a rotoli: è stato licenziato dal lavoro, i genitori non vogliono più saperne di lui e l’amore della sua vita lo ha lasciato dopo che per colpa sua sono stati arrestati entrambi ( è una storia lunga…). Stufo delle regole soffocanti della società italiana di nice anni ’60, Giorgio mette a punto un piano impossibile: costruirsi un’isola in mezzo al mare. Con l’aiuto di un gruppo di rivoluzionari e ribelli fonda così la Repubblica dell’Isola delle Rose, un territorio indipendente di cui diviene presidente. I principi e la tenacia del gruppo saranno però messi a dura prova quando il Presidente del Consiglio dichiarerà l’idealistica isola di Giorgio il nemico numero uno d’Italia.
Curiosità sul movie
- La pellicola narra la vicenda dell’Isola delle Rose, la piattaforma artificiale creata dall’ingegnere Giorgio Rosa, divenuta micronazione il 1º maggio 1968 e demolita nel febbraio del 1969.
- Sydney Sibilia dirige “L’incredibile storia dell’isola delle rose” da una sua sceneggiatura scritta con Francesca Manieri.
- Il crew che ha collaborato dietro le quinte con il regista Sydney Sibilia embrace il direttore della fotografia Valerio Azzali, lo scenografo Tonino Zera, la costumista Nicoletta Taranta e il montatore Gianni Vezzosi.
- Il movie ha vinto 1 Globo d’Oro, 3 David di Donatello (Migliore attrice non protagonista a Matilda De Angelis, Miglior attore non protagonista a Fabrizio Bentivoglio, Migliori effetti speciali visivi a Stefano Leoni ed Elisabetta Rocca) e 3 Nastri d’argento ( Migliore commedia, Miglior attore in un movie commedia a Elio Germano, Migliore scenografia a Tonino Zera, Miglior casting director a Federica Baglioni).
- Le riprese del movie sono state effettuate tra Bologna, Rimini, Riccione, Roma, Valle d’Aosta, Anzio e Malta, dove sono state girate le scene dell’isola.
- In un’intervista a Il Giornale, l’architetto Massimo Franchini, che in quel periodo period il mozzo su una motonave che accompagnava i turisti a vedere l’Isola delle Rose, ha dichiarato che il movie «ricostruisce l’atmosfera di quei tempi, marcando però lo stereotipo del romagnolo, mentre la storia è fasulla e romanzata: non c’period mai tanta gente sopra, non c’period musica e nemmeno un bar».
Il nostro commento
Conclude la trilogia Smetto quando voglio su good drug e precarietà lavorativa, Sydney Sibili si cimenta con una bizzarra storia vera, e lo fa con la peculiare impronta visiva tanto riconoscibile quanto accattivante che lo cotraddistingue, a cui aggiunge un taglio “comedy” che più si confà alla sua narrazione, costruendo questo biopic attorno alla caratterizzazione di Elio Germano sempre puntuale e godibile nelle sue interpretazioni “umanizzanti” rispetto all’iconografia di taluni personaggi. Germano per rendere altrettanto accattivante su schermo il protagonista di questa storia, l’ingegnere Giorgio Rosa, spinge sullo stereotipo del romagnolo entrando in perfetta sintonia con quello che è il ritmo e il tono scelto da Sibilia. Affiancato dalla bella e talentuosa Matilde De Angelis, e comprimari di calibro come Fabrizio Bentivoglio, Luca Zingaretti e il francese François Cluzet (Il medico di campagna, La meccanica delle ombre), Germano dopo l’Antonio Ligabue di Volevo nascondermi ritrae un altro personaggio spigoloso, ma carismatico, scomodo ma capace di sognare oltre l’immaginabile, in grado di inseguire una chimera che lo porterà su un’isola artificiale a lottare contro il mondo per affermare il suo diritto di governare su se stesso e alle sue condizioni. Una storia vera, romanzata con estrema verve, che alla nice diventa una sorta di metaforico contrappasso italico all’iconico sogno americano.
La storia vera dietro il movie
La storia dello stato indipendente denominato “L’Isola delle Rose”. Lo stato fu costituito dall’ingegnere Giorgio Rosa nel 1968 al largo della costa riminese, costruito su una piattaforma fuori dalle acque territoriali, con l’esperanto come lingua ufficiale. Le autorità italiane non la presero bene perché la micronazione fu vista come un espediente per non pagare le tasse sui ricavi ottenuti grazie all’arrivo di numerosi turisti e curiosi. Fu disposto una sorta di blocco navale intorno all’Isola delle Rose e dopo varie controversie lo stato italiano ordinò alle forze di polizia di far saltare in aria la piattaforma nel febbraio del 1969. La Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose non fu mai riconosciuta da alcuno stato del mondo nel suo breve periodo di vita. La valuta scelta period il Mill ma non venivano mai prodotte banconote e monete ma solo alcune emissioni di francobolli, uno di questi mostrava la cartina dell’Italia con in evidenza la posizione in cui si trovava la piattaforma.
L’incredibile storia dell’Isola Delle Rose – La colonna sonora
- Le musiche originali del movie, candidate ai David di Donatello e ai Nastri d’argento, sono del compositore Michele Braga (Lo chiamavano Jeeg Robotic, Dogman, Benedetta Follia, La stranezza, La Befana vien di notte II – Le origini). Braga e il regista Sydney Sibilia hanno collaborato anche Smetto quando voglio – Advert honorem, Smetto quando voglio – Masterclass e il più recente Blended By Erry.
La colonna sonora de “L’Incredibile storia dell’Isola Delle Rose” è disponibile su Amazon.
Foto: Simone Florena