Gino Ciotola, lo scopritore di Nino D'Angelo e il suo mezzo secolo d'amore

 

L’amore vince su tutto. Può testimoniarlo con forza il produttore e organizzatore cinematografico Gino Ciotola, sposato da ben 50 anni con Anna Panvini, il cui anniversario ricorre proprio l’11 marzo.

Da sempre nel mondo del cinema, Gino ha lavorato a numerosi film girati a Napoli in qualità di segretario e ispettore di produzione. Fra i primi film a cui ha lavorato c’è La pelle di L. Cavani nel 1980, ma non solo. È stato direttore e organizzatore in film come Celebrità, Occhio alla vedova, Il voto, Billy, Ave Maria, Lo studente, Sette ragazze pericolose, O surdato ‘nnammurato, Quel ragazzo della curva B, Ho ammazzato Berlusconi, Prova d’amore, Vacanz.. ieri oggie domani e tanti altri, e ha organizzato diverse produzioni a Napoli fra cui John Sebastian Beach, Il Camaleonte, Baby gang, Rose e pistole, La ragnatela, Cantata di Natale, Incantesimo 4. Ha anche scritto soggetti e sceneggiature per il Corto Napoletano, Il padre di Pino, Ricordi d'estate, il Cuore di Jole, Sono stato papà, Amore nell'amore, Il quartiere dei giganti e ha collaborato con il Touring Club d’Italia per la realizzazione degli audiovisivi tratti dalla collana Attraverso l’Italia fino ad essere proclamato Presidente del Festival del Cinema Napoletano.

Ma molti in realtà lo conoscono come lo scopritore di Nino D’Angelo: fu infatti lui, insieme a Ninì Grassia, a dare inizio alla filmografia dell’artista napoletano e al suo primo film, Celebrità, a cui sono succeduti altri numerosi successi cinematografici.

I suoi numerosi impegni lavorativi però non lo hanno distratto da quelli che per lui sono i veri valori. E in un momento in cui molte coppie si arrendono alle prime difficoltà il suo duraturo matrimonio resta d’esempio per tanti giovani. Eppure non sono mancate le difficoltà. Infatti Gino e Anna hanno affrontato non pochi momenti brutti: uno degli eventi traumatici che li ha più segnati è stata la perdita del loro figlio Antonello nel 1973, appena nato. E nel 1982 un altro trauma ha colpito la loro famiglia: la morte della loro figlia di solo 9 anni, Livia, a cui hanno dedicato la casa di produzione aperta a Roma e poi chiusa qualche anno fa.

Solo tanto amore può far superare tanti momenti difficili e può far continuare un sogno per ben 50 anni. Auguri a Gino Ciotola e Anna Panvini!