Il cantautore Morgan, al secolo Marco Castoldi, ha nuovamente espresso la sua frustrazione su Instagram riguardo al processo per stalking e diffamazione che lo vede coinvolto insieme ad Angelica Schiatti. Tra accuse di gogna mediatica e presunti tentativi di accordo, Morgan difende la propria innocenza mentre i suoi avvocati smentiscono le accuse di revenge porn.
L’attacco su Instagram
Morgan si è sfogato sui social media, lamentando la continua esposizione mediatica negativa: «Questa è una società che ha perso il senno. La gogna mediatica contro uno, sempre il solito, ma perché non mi lasciate stare?». Ha poi ribadito di essere vittima della situazione, accusando Angelica Schiatti e il suo compagno Calcutta di cercare fama sfruttando la sua notorietà: «Ma lo capite che il perseguitato sono io? Brillino di luce propria se ne hanno, e lascino in pace chi hanno torturato e ingannato».
La difesa degli avvocati
Nel frattempo, i legali di Morgan, Rossella Gallo e Leonardo Cammarata, hanno diffuso una nota stampa smentendo le accuse di revenge porn e maltrattamenti: «Nessun altro tipo di reato di revenge porn o maltrattamenti è contestato al signor Castoldi». Secondo i legali, la recente attenzione mediatica è stata sollevata con l’intento di influenzare il giudice, reo di aver fissato un’udienza per valutare la possibilità di un accordo tra le parti.
Impatto sulla reputazione
I legali di Morgan hanno sottolineato come le ricostruzioni dei fatti apparse sui media abbiano gravemente danneggiato la sua reputazione personale, artistica e professionale: «Il processo non è ancora iniziato, nulla è stato ancora vagliato e tantomeno provato. Appare dunque scorretto presentare oggi verità assolute prima ancora della verifica dibattimentale». Inoltre, hanno evidenziato come non siano state applicate misure cautelari da codice rosso, segno che i magistrati non hanno ravvisato pericoli per la persona offesa.
Offerta di accordo
Secondo il Corriere della Sera, pare che i legali di Morgan abbiano offerto 15 mila euro agli avvocati di Angelica Schiatti per risolvere il contenzioso, proposta però rifiutata dalla cantautrice, determinata a far proseguire il processo. L’udienza del 13 settembre sarà dedicata al tentativo di trovare una conciliazione tra le parti.
Il supporto e i prossimi eventi
Il caso ha suscitato il sostegno di molti colleghi verso Schiatti, mentre Morgan ha continuato a esprimere il suo disappunto sui social, scrivendo: «Non vi piaccio perché gli angeli non piacciono ai mostri». Nonostante tutto, Morgan è salito sul palco a Desio, accompagnato dalla figlia, dichiarando: «È una giornata brutta, però noi dobbiamo farla diventare bella».
L'intera vicenda, raccontata anche da Selvaggia Lucarelli sul Fatto Quotidiano, continua a far discutere, con conseguenze professionali come la minaccia di Calcutta di lasciare la Warner se il contratto con Morgan non fosse stato rescisso, cosa poi avvenuta.