Discoteche chiuse? Il presidente del CIP incolpa il SILB


"DISCOTECHE CHIUSE? Forse in gran parte, la colpa è di qualcuno"

Inizia così il post pubblicato sui propri social da Devis Paganelli, presidente onorario del Coordinamento Italiano Professionisti Moda e Spettacolo, che non lascia adito ad interpretazioni, incolpando a chiare lettere il SILB per la mancata riapertura delle discoteche.

Nel post si legge :

"Il mondo della notte non ha riaperto. E si scopre che i locali per ballare erano non solo luoghi di divertimento ma anche scatole di contenimento.  La gente era tutta lì la notte e si poteva meglio controllare ciò che ora diventa un disagio: stupri, scippi,  ubriachi per le strade, gruppi di scalmanati in vari angoli della città. E tutti i piccoli e meno piccoli reati sono aumentati ovunque.  Il "governo" (volutamente con la g minuscola) ha tenuto chiuse le discoteche permettendo che centinaia di locali in ogni città si sostituissero al mondo della notte (tipo i bagni in spiaggia che oggi fanno da ristorante,  discoteca, piano bar, piscina, palestra e quant'altro) con quell'assembramento che però in discoteca è vietato. Quell'assembramento che poi viene concesso a partite di calcio, gaypride, manifestazioni di piazza(se di sinistra ancor meno vigilate).  Il mondo della notte purtroppo pecca di occasioni mancate, una per tutte quella di non avere a mio parere rappresentanti validi e senza appartenenze politiche. I gestori dei locali si sono fidati (ma non si fidano più) di strutture credo inesistenti come il SILB, carrozzone ormai penso inutile che serve più probabilmente a chi ha le poltrone (spesso non pagate in maniera diretta ma spesso pagate indirettamente credo con altre poltrone) a dispetto di chi quelle poltrone le ha concesse (i titolari dei locali, che si sono fidati). Sarebbe bastato pretendere di riaprire con apposite strategie,  la riapertura anche al chiuso, nel rispetto delle norme che prevedono l'opportunità di presenziare ad iniziative dove i contatti tra le persone sono inferiori a  15 minuti al di sotto dei due metri di distanza (e in discoteca chi rimane 15 minuti a contatto a meno di 2 metri con persone che non conosce?). Con le precauzioni del caso, i greenpass, i tamponi, oggi sarebbe stato possibile riaprire e ballare. Ma chi doveva darsi da fare per dar voce ai propri rappresentati non ha fatto nulla (o comunque o non aveva le giuste credenziali/legami per farsi ascoltare dal Governo o per la duplice "poltrona" e quindi per interesse meglio noto come conflitto, ha preferito tacere). Il SILB ritengo sia una delle maggiori cause per le quali, per mancata reale rappresentatività, ha generato l'attuale situazione di precarietà di tutto il mondo della notte.  Prima i locali si slegheranno da questa inutile e a mio parere pseudo organizzazione e prima le discoteche torneranno a far ballare. Organizzatevi ragazzi.  Fatelo in fretta. Diversamente, il peggio dovrà ancora venire".