a Polaris la Genziana d’oro al miglior movie



Il movie della spagnola Ainara Vera Polaris ha vinto il premio per il miglior movie la Genziana d’oro al Trento Movie Pageant 2023. Tutti i premiati.

Dopo dieci giorni di incontri, proiezioni e la partecipazione sempre attenta e partecipe della città alle porte delle alpi, il Trento Movie Pageant e le sue giurie hanno decretato i movie premiati. A vincere il riconoscimento principe, la Genziana d’oro Miglior movie – Gran Premio “Città di Trento” è Polaris di Ainara Vera, la storia di Hayat, una skipper che ha scelto i ghiacci dell’estremo nord per fuggire ai ricordi del passato. La motivazione recita così, “per il potente uso del linguaggio cinematografico nel raccontare con empatia la storia di due donne che tracciano la rotta del proprio destino”. 

Si aggiudica la Genziana d’oro Miglior movie di alpinismo, popolazioni e vita di montagna – Premio del Membership alpino italiano An Unintentional Life di Henna Taylor, “per l’intensa onestà che lo spettatore percepisce sia da parte della regista che della protagonista e per aver reso il movie sia un’espressione che una rappresentazione della forza dell’amicizia”. Una menzione speciale è stata assegnata a Plai. A Mountain Path di Eva Dzhyshyashvili, “per l’empatica rappresentazione di una famiglia rurale per la quale la guerra è sia un’eco lontana che una dura realtà fisica”. 

La Genziana d’oro Miglior movie di esplorazione o avventura – Premio “Città di Bolzano” è andata a The Hearth Inside: A Requiem for Katia and Maurice Krafft di Werner Herzog, una meraviglia di qui abbiamo parlato altrove nel dettaglio. La motivazione suona così, “per il sentito omaggio a due vite molto speciali di esploratori insaziabili e visionari e per aver valorizzato il loro lavoro di cineasti”: il movie di Herzog – un nome che è parte della storia del Trento Movie Pageant, tante volte in programma e premiato nel 2020 con il Grand Prix dell’Worldwide Alliance for Mountain Movies – celebra da un nuovo punto di vista, lavorando su spettacolari materiali d’archivio, la memoria dei famosi coniugi vulcanologi francesi. 

“Per aver creato un universo estetico estremamente poetico e per lo sguardo originalissimo sul cambiamento climatico”, la Genziana d’argento – Miglior contributo tecnico – artistico è stata assegnata a Ice Retailers di João Gonzalez. La Genziana d’argento – Miglior cortometraggio è andata invece a Churchill, Polar Bear City di Annabelle Amoros “per lo sguardo lucido e ironico sulla difficile e a volte surreale convivenza tra uomini e animali alla frontiera della crisi climatica”. Il Premio della Giuria è stato assegnato infine a Forêts di Simon Plouffe, “per la grande coerenza della visione e per aver creato un’esperienza cinematografica ipnotica e immersiva”. 

“Abbiamo parlato a lungo di sogni, nel lanciare questa edizione del Pageant, e adesso possiamo dire che i nostri si sono davvero realizzati. Rivedere i cinema, i teatri e le piazze piene come prima della pandemia, ci fa capire ancora di più quanto sia stato importante tenere duro negli anni più difficili”, ha detto la direttrice della rassegna, Luana Bisesti. “Speriamo anche di aver fatto sognare il nostro pubblico, con i contenuti della programmazione cinematografica e con i tantissimi eventi per tutte le età che hanno colorato e animato Trento per dieci giorni. I sorrisi di adulti e bambini e il loro entusiasmo nel partecipare alle attività del Pageant ci fanno sperare di esserci riusciti”. 

“Sono felice che il Gran Premio vada a un movie come Polaris, che rappresenta pienamente un’edizione che ha visto al centro le donne, come registe e protagoniste, e riflette inoltre il percorso di crescita del Pageant”, ha invece concluso Sergio Fant, responsabile del programma cinematografico. “La regista Ainara Vera e la sua protagonista Hayat Mokhenache si sono conosciute durante le riprese del movie di chiusura dell’edizione 2019 Aquarela di Victor Kossakovsky, a sua volta Genziana d’Oro nel 2012 con ¡Vivan Las Antipodas!. Troviamo due coraggiose donne dietro e davanti la macchina da presa anche in An Unintentional Life, e con The Hearth Inside un maestro come Werner Herzog, spirito guida del nostro pageant, entra finalmente nel palmares ufficiale. Infine, con la scelta di premiare anche tre lavori brevi, la giuria riconosce la varietà del programma e del nostro sguardo sul mondo della montagna, obiettivo di ogni nostra selezione”.





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